Polsini a gomito

Vetrina con polsini a gomito, pinna nobilis e diverse barbe di fibre incollate, Musée Zoologique de la ville de Strasbourg (Inventario MS7)

Dettaglio dei polsini, fine XVIII secolo, origine sconosciuta. F-Strasburgo, Musée Zoologique de la ville de Strasbourg (Inventario MS7)

Etichetta per i polsini

Polsini a gomito, fine XVIII secolo, origine sconosciuta. F- Strasburgo, Musée Zoologique de la Ville de Strasbourg (inventario MS 7)

Bisso marino, maglia liscia a destra, 8 punti/cm, con cucitura, balza con motivo a fori al polso, finitura dentellata; 2 bottoni ciascuno, rivestiti con lo stesso materiale, finitura con risvolto, lunghezza 36 cm, bordo 11 cm, balza 4 cm

Etichetta originale nella calligrafia di J. Hermann: Paires de gants de femme, de Byssus ou de Lana pinna. Il faut les garantir des teignes plus soigneusement encore que la laine. Precedente di Mr. Ribasse, Sicilia, che nel 1789 e 1790 ha fatto fede chez moi un Cours de Minéralogie

Etichetta da vetrina stampata: Gants tissés en soie marine, offerts à Jean Hermann en 1790 par M. Ribasse de Sicile

Nel 1789/90, il siciliano M. Ribasse frequentò un corso di mineralogia di Jean Hermann (1738-1800), all’Università di Strasburgo, proprietario di un gabinetto scientifico. Dopo la sua morte, questo gabinetto è andato al Museo Zoologico, fondato nel 1890.

I polsini sono esposti in una vetrina insieme a una Pinna e a una barba fatta di diversi ciuffi di bisso incollate tra loro: un modo classico in cui gli oggetti realizzati con prodotti del mare erano e sono presentati nelle collezioni di storia naturale. Maggiori informazioni vedi capitolo Aspetti storici → Tempi moderni → Camere delle meraviglie.

Nella Grande enciclopedia. Inventaire raisonnée des sciences, des lettres et des arts del 1886-1902, questi guanti sono menzionati: M.Th. Barrois rapporte qu’on peut voir au musée de Strasbourg une paire de gants tissés avec le byssus de la Pinna nobilis.

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Fonti:
Basso-Arnoux 1916